Nel Metodo Vittoz assume un ruolo importante la camminata sentita o consapevole. Camminare ci immerge in un insieme di sensazioni: quelle corporee (il movimento delle articolazioni, il contatto dei piedi al suolo) e quelle visive e uditive attraverso le quali entriamo in contatto con l’ambiente esterno.
Potete procedere in autonomia seguendo questi consigli:
- Vi invito a sentire innanzitutto i piedi, prendendo atto della solidità del suolo a cui affidate il vostro peso, sicuri che non verrà mai a mancare questo sostegno.
- Iniziamo dunque la camminata, un passo dopo l’altro, sperimentando come si sviluppa:
- il piede destro entra contatto col suolo, dal tallone alle articolazioni delle dita.
- Successivamente, dopo un rapido momento di disequilibrio in cui la gamba sinistra si solleva, anche il piede sinistro avanza e si posa progressivamente al suolo.
Il tutto si svolge rispettando una sequenza regolare e ritmica, in cui manteniamo un equilibrio dinamico.
In particolare possiamo constatare la flessibilità delle articolazioni che si muovono dando vita a un insieme armonico.
Ci avete mai fatto caso?
La camminata è una esperienza preziosa per tutto ciò che offre.
- Innanzitutto ci rende presenti alla totalità del corpo in movimento: ogni muscolo, ogni articolazione è sollecitata.
- È un esercizio eccellente di ricettività, cioè di accoglienza di tutte le sensazioni corporee che si sviluppano.
Ora passiamo ad una fase successiva:
- Sentiamo il gioco articolare delle ginocchia.
- Successivamente quello delle anche, che è più evidente se appoggiamo le mani su di esse.
La sensazione della solidità del suolo, offerta ad ogni passo, ci può permettere di scaricare, almeno in parte, la tensione che risiede, ad esempio, a livello delle nostre spalle. Qualunque tensione ha bisogno di un appoggio per poter lasciare la sua presa.
Ora camminiamo in libertà, vivendo l’insieme delle sensazioni fisiche coinvolte.
La nostra presenza si apre progressivamente alla globalità delle sensazioni, sia del corpo che dell’ambiente, e la nostra capacità ricettiva ne viene arricchita.
Vittoz stesso prescriveva la camminata consapevole come un farmaco.
Durante la camminata fermiamoci ogni tanto per sentire l’appoggio dei piedi al suolo e accogliere la sensazione del nostro corpo a riposo. Restiamo presenti a noi stessi, alla sensazione che ci abita.
Apriamoci ad essa.
Verifichiamo che, col passare dei secondi, la sensazione corporea si modifica. Seguiamo questo movimento sensoriale: è un movimento di vita.
Potreste effettuare la camminata consapevole cominciando da soli, seguendo le indicazioni base di questo post.
Oppure potete decidere di viverla in tutta la sua ricchezza, inserita in un percorso con un operatore Vittoz. Per saperne di più, cliccate qui