In autunno la natura offre una vasta gamma di colori che stupiscono sempre per la loro bellezza. Alcuni di essi ci colpiscono in modo particolare. Se ci fermiamo qualche istante, possiamo sperimentare che l’accoglienza del colore è sempre una esperienza personale, anche profonda.
Accogliere la sensazione visiva significa aprire lo sguardo, senza alcun sforzo, e scattare una foto su ciò che è esterno a noi, con disponibilità, qualunque siano gli oggetti presenti.
Accogliere non significa selezionare un singolo oggetto per scoprirne tutti i dettagli: l’accoglienza piuttosto deve dare una sensazione di riposo, poiché non richiede alcun impegno. Come abbiamo sempre sottolineato, l’accoglienza sensoriale nutre le funzioni cerebrali e la nostra stessa vita.
Apriamo lo sguardo su una macchia di colori e posiamolo sul colore che più ci colpisce in quel momento. Scopriremo che non solo la vista si attiva. Il colore può far risuonare in noi altre corde, donandoci ad esempio una sensazione di gioia, di serenità. Possiamo così sperimentare che un colore apporta del benessere (“La sensazione non sbaglia mai“ – R.Vittoz).
Questa esperienza ha una spiegazione: il colore è energia e noi siamo abitati da una energia vitale che entra in risonanza con un colore in particolare. Si crea così una comunicazione tra noi e il colore, che è una comunicazione di vita.
Il colore quindi attiva questa esperienza personale, seppur fugace, poiché interessa non solo l’apparato visivo ma anche un livello più profondo del nostro essere.
“La ricettività è la facoltà che noi abbiamo di ricevere le vibrazioni del mondo esterno”
R. Vittoz
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Photo by Jeremy Thomas on Unsplashh