La regola delle tre P
La saggezza del metodo Vittoz è sintetizzata dalle tre P: (fare) il Più Piccolo Possibile.
Oggi propongo un atto semplice e quotidiano, come esempio di PPP. Un atto ben definito, in cui applichiamo il principio base del metodo: l’accoglienza delle sensazioni pure.
Proviamo a tagliare una carota (o qualunque altro vegetale), lasciatevi guidare ma, mi raccomando, sostituite la volontà di “ fare bene” con il proposito di “vivere le sensazioni” che si svilupperanno progressivamente.
- In piedi, sentiamo il contatto dei piedi col suolo
- Sentiamo il coltello nella mano e prendiamo coscienza della forza con cui lo impugniamo
- Dosiamo la nostra forza in modo da non creare tensioni fisiche nella mano e nel braccio
- Affettiamo il prodotto scelto
- Regoliamo la nostra velocità nell’affettare: la velocità corretta è quella che ci permette di essere presenti alle sensazioni
- Seguiamo la progressione della nostra azione
- Giunti alla fine del lavoro, accogliamo il risultato ottenuto
Abbiamo eseguito una azione consapevole, cioè sentita. Alle persone particolarmente sofferenti, il dott Vittoz chiedeva di eseguire numerosi atti sentiti nel corso della giornata, anche uno al minuto. In tal modo immergeva la persona nel presente reale e la sottraeva alla tirannia di pensieri eccessivi e stancanti.
L’atto sentito è la pillola curativa nel quotidiano. E’ una perla di saggezza pratica.
“La mente deve sentire l’atto, non pensarlo”
R. Vittoz
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Photo by Aaron Thomas on Unsplash